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Il lambrusco grasparossa rosè vince sullo champagne
Mi è capitato negli ultimi tempi di vedere sempre più spesso mettere ghiaccio a cubetti nei bianchi frizzanti nell’aperitivo per “alleggerire ” in qualche modo la bevuta.
l’estremizzazione l’ho avuta domenica scorsa dove un cliente ha messo cubetti di ghiaccio come se non ci fosse un domani in uno champagne con il quale tutto ci puoi fare tranne unirlo in matrimonio con cosi tanto ghiaccio. Era un Philipponat magnum royale reserve.
A questo punto però mi domando se davvero sia cosi sbagliato. Ho cominciato a mettere in dubbio questa mia idea dello sbagliato e ho cominciato a fare prove. bianchi fermi, frizzanti, lambruschi tutti con l’aggiunta di cubettini che portano la temperatura dei nostri prodotti molto vicino allo zero.
Ma ad un tratto è arrivato un prodotto che mi ha stupito..
Il lambrusco grasparossa, ma vinificato rosa che adesso va tanto di moda. e non parlo dei soliti Chiarli rose o manzini Bollicine ma di un prodotto più semplice, meno strutturato che io ho trovato con il fior di rosè della cantina Corte manzini. pochi gradi, poche pretese, un aperitivo eccezionale!
E qui dopo mezza bottiglia in poco più di mezzora di aperitivo (perchè il vino va anche bevuto, no solo degustato!!) mi sono davvero ricreduto e mi è venuto in mente un pomeriggio al golf club di Modena in compagnia di Claudio Cavicchioli che mi disse, ” matteo mi porteresti una bottiglia di vigna del Cristo e un secchiello di ghiaccio a parte”. In prima battuta non aveva capito, poi quel bicchiere gigante pieno di ghiaccio e vigna del cristo aveva tenuto banco per tutto il pomeriggio.
Ed oggi a molti anni di distanza, ho trovato un prodotto che anche Claudio, forse berrebbe più volentieri…
quindi sul fronte “con aggiunta di ghiaccio” vince il lambrusco sullo champagne!
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