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Una breve spiegazione del lambrusco (i nostri)
Come promesso nel video precedente, oggi andremo a parlare di lambruschi, vini della nostra terra.
La parola Lambrusco comprende 10 tipologie di doc, dop e igt districati nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e mantova.
Essendo noi a Modena ci soffermiamo a parlare molto di più sui Lambruschi Modenesi, quindi su Grasparossa di Castelvetro, Sorbara, Modena Dop, e Salamini S.Croce.
I più amati sono Sorbara e Grasparossa, più ci avviciniamo alle colline e più il grasparossa diventa i re, a Modena centro invece è il Sorbara l’indiscusso vino di punta.
Prodotti nettamente diversi, con caratteristiche a volte simili, rosso rubino chiaro e rosso rubino intenso, violetta presenta in entrambi, frutti rossi non mancano a nessun lambrusco.
Il sorbara, con la sua acidità spiccata la fa da padrone su piatti tipici modnesi molto grassi, perche ha la capacità di sgrassare qualsiasi cosa. Rosato, bouguet fine e delicato, è un prodotto che va bevuto molto giovane perchè, causa il suo colore tende ad ossidarsi piuttosto rapidamente.
Il Grasparossa invece è più un rosso per colore e consistenza quando lo versi nel bicchiere la sua spuma, lunga e persistente ti fa capire subito con chi abbiamo a che fare, con quei riflessi violacei che nel bicchiere sembra prendano vita; tannico, leggermente amarognolo più o meno dosato, il grasparossa è un vino che a tavola ha pochi rivali se parliamo di piacevolezza di beva, qui puoi bere tranquillo, non è mica un amarone!!!
Dopodiche abbiamo anche l’ibrido rosato da uve Grasparossa, un prodotto più ruffiano, che si posizione in mezzo tra sorbara e Grasparossa, non ha la nota acidula del sorbara nè la complessità di un Grasparossa ma a piacevolezza non ha davvero eguali. Vino prodotto vinificando in rosa le uve graasparossa. A tanti piace leggermente più dosato, a me a dire il vero più secco.
Abbiamo poi il Reggiano Igt, un disiplinare che permette l’uso di diversi tipi di lambrusco, dall’ancellotta, al salamino e molte altre fino al malbo gentile.
I Reggiani ed i Parmensi hano la nomea di essere sempre stati i più scuri e consistenti di tutti ( Grazia spesso alle uve coloranti tip oancellotta) e spesso viene detto hde siano i più buoni.
Non condivido a dire il vero sia per sponda, sia perchè credo che l’intensita del vino non determini MAI la qualità assoluta del vino. Esistono anche produttori, che per arrotondare le asperità del vino usano in maniera un pò eccessiva l’uso dello zucchero. e qui mi devo fermare se non rischio la censura….
Vi lascio al video in modo che se non avete la pazienza di leggere, possiate godervi la visuale di un dilettante con i video.
Grazie
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